Papa Francesco ribadisce che il diavolo prova sempre ad attaccare tutti, anche lo stesso Pontefice, e semina zizzania, anche nella Chiesa, cercando di mettere gli uni contro gli altri. E mette in guardia in particolare da quelli che lui definisce i demoni “educati”. Lo fa in una intervista inedita, contenuta nel libro “Esorcisti contro satana” (Piemme, 197 pagg., euro 17,95) del giornalista Fabio Marchese Ragona, da oggi nelle librerie.
Il volume ospita la testimonianza di una suora indemoniata che ha ricevuto un esorcismo. In essa si legge si legge che il demonio parlando di lei avrebbe detto: «Lo odio, parla sempre male di me. Hai visto quanti guai gli creo?». Al riguardo il Pontefice premette di non conoscere personalmente il caso e di non poter quindi dare una valutazione. «Ma – aggiunge – è davvero possibile che io rompa le scatole al demonio, perché cerco di seguire il Signore e fare ciò che dice il Vangelo. E questo gli dà fastidio. Allo stesso tempo è contento sicuramente quando commetto qualche peccato. Lui cerca il fallimento dell’uomo ma non ha alcuna speranza se c’è la preghiera».
Papa Francesco poi confida che quando era arcivescovo di Buenos Aires ha avuto diversi casi di persone che son venute da lui dicendo di essere indemoniate. «Le ho mandate – racconta – a consulto da due bravi sacerdoti “specialisti”: non sono guaritori, ma esorcisti. Uno si chiama Carlos Alberto Mancuso ed era esorcista nella diocesi di La Plata. L’altro era il mio confessore, padre Nicolas Mihaljevic, gesuita nato in Croazia. Entrambi mi hanno detto successivamente che di queste persone soltanto due o tre erano realmente vittime di possessione diabolica. Le altre soffrivano di ossessione diabolica, che è cosa ben diversa perché non avevano il diavolo in corpo. Questo è bene specificarlo».
Papa Bergoglio precisa che da Pontefice non ha mai praticato esorcismi. «Se dovesse accadere – puntualizza – chiederei il supporto di un bravo esorcista, come facevo già da arcivescovo».
Riguardo alla possibilità che il diavolo possa agire anche in Vaticano e attaccare il Papa, Francesco risponde: «Certamente il demonio prova ad attaccare tutti, senza distinzioni, e cerca di colpire soprattutto coloro che hanno più responsabilità nella Chiesa o nella società. Anche Gesù subì le tentazioni da parte del diavolo e si pensi anche a quelle di Simon Pietro a cui Gesù disse: “Vattene via da me, Satana”.
Anche il papa quindi è attaccato dal maligno. Siamo uomini e lui prova sempre ad attaccarci. È doloroso, ma di fronte alla preghiera lui non ha nessuna speranza! E poi è vero, come disse san Paolo VI, che il diavolo può entrare anche nel tempio di Dio, per seminare zizzania e mettere gli uni contro gli altri: le divisioni e gli attacchi sono sempre opera del demonio. Lui cerca di insidiarsi sempre per corrompere il cuore e la mente dell’uomo. L’unica salvezza è seguire la via indicata da Cristo».
Il Papa infine ripete un concetto a lui caro. «Io penso – afferma – che ci sono dei demoni molto pericolosi e parlo dei diavoli “educati”. Ne parla anche Gesù, lo leggiamo nel Vangelo di Luca: dice che quando il cattivo spirito è cacciato via, vaga per il deserto cercando sollievo. Ma a un certo punto si annoia e quindi torna a “casa”, da dove era stato cacciato, e vede che la casa è sistemata, è bellissima, come quando lui era dentro».
A quel punto il demonio “educato” «va a prendere altri demoni più cattivi di lui, li porta, entrano in quella casa, educatamente, suonano il campanello, vanno prendendo possesso in modo educato. L’anima non avendo cura di esaminare la coscienza non se ne accorge. O per tiepidezza spirituale li lascia entrare. Questi sono terribili. Perché ti ammazzano. È la possessione più brutta. La mondanità spirituale copre tutte queste cose. Non c’è scampo: il demonio o distrugge in modo diretto con le guerre e con le ingiustizie oppure lo fa educatamente, in modo molto diplomatico, così come racconta Gesù. Ci vuole discernimento».