Insegnaci a metterci al posto degli altri, a chiederci più spesso cosa sentono, di cosa hanno bisogno, qual è la loro ferita e il loro sogno, quale speranza sepolta o infranta li ferisce ancora, quale desiderio potrebbe sollevare il loro spirito o accendere il loro sorriso. Insegnaci, Signore, a sentirci responsabili ogni giorno di quel sorriso. Insegnaci che amare non basta: dobbiamo farlo con eleganza. Che dare per il gusto di dare non è sufficiente: deve essere fatto con delicatezza. Che rivendicare tutto come un diritto non è saggio: piuttosto, dobbiamo imparare a praticare con maggiore impegno l’arte della gratitudine.