Carla Prestifilippo

(n. Milano 01/08/1912 e nata in cielo  05/06/2001)

 

Questa la testimonianza su Carla da parte di  don Pietro Mari, parroco della Chiesa “Volto Santo” in Salerno nel 2001): “Carla Pretifilippo: una vita, non breve, interamente posseduta da Dio, fin nei recessi più remoti dell’anima, dal primo all’ultimo respiro, in ogni circostanza ed evento, sempre. Prescindendo da Dio, dal legame intenso e profondo d’amore che ha legato Dio a Carla e Carla a Dio, la sua esistenza apparirebbe piatta e banale. Con Dio si illumina, si ricompone in unità e rivela tutta la sua fecondità e pregnanza. L’amore di Dio e per Dio è stato il fuoco che ha illuminato, riscaldato, divorato e resa piena l’esistenza di questa fragile creatura, altrimenti vuota e insignificante. …Il suo particolare carisma è stato un amore immenso a Cristo eucaristico che, come sole sempre vivo, ha irradiato sui suoi giorni e nei suoi rapporti  luce e calore. Messa e Comunione quotidiane; visite ed adorazione continua al Santissimo; premura e gioia per il privilegio di poter offrire alla Comunità, fin dalle sue origini, il pane che sull’altare diventava poi Corpo del Signore; servizio costante ed amorevole a moltissimi infermi (sobbarcandosi anche alle mansioni più umili ed esigenti…) ; zelo per il culto eucaristico… costituiscono solo alcune delle increspature di quell’onda d’amore profondo per la presenza di Dio in Cristo che da sempre aveva invaso, preso e dilatato ogni fibra del suo essere. Alla venuta dello Sposo, Carla, con la lampada accesa e irradiante fede – speranza – amore, è andata incontro a Cristo che le ha deposto sul capo una speciale corona di gloria riservata alle serve buone e fedeli. Carla è passata in mezzo a noi come un Angelo di Dio. La sua ala dolce e discreta si è posata soprattutto al capezzale degli infermi…a portare consolazione e condivisione, la tenerezza e le carezze di Dio…” ( in Ancilla Domini, settembre 2001 n 7, p 22).

 E “anima eucaristica” rimane Carla non solo nel ricordo di quanti hanno condiviso con lei  il servizio parrocchiale, ma per quanti l’hanno conosciuta, puntuale e partecipe, nelle adorazioni eucaristiche del gruppo “Santa Famiglia” di Salerno. Ad ogni incontro Carla era lì: fedele laddove noi eravamo saltuari, silenziosa laddove noi eravamo spesso ciarlieri, serena laddove non mancavano le polemiche. Ed il suo cuore “paolino” la spingeva ad essere attenta e sensibile anche ai problemi delle missioni. In breve è stata la donna forte della Bibbia, donna del silenzio intessuto di preghiera e di opere, alla sequela di Cristo.