Giraldi Caterina 

(n. Capodistria (Slovenia) 27/05/1926  e nata al cielo 17/10/2006)

 

E’ stata un’infaticabile impiegata presso gli uffici e gli archivi della Chiesa triestina sino a ricevere nel 1996 dal Sommo Pontefice Giovanni Paolo II la Croce “Pro Ecclesia e Pontefice” per l’impegno profuso a favore della Diocesi, del Seminario e della Biblioteca di Trieste.

Decisivo fu per lei l’incontro con il Servo di Dio mons. Marcello Labor che come suo padre spirituale la introdusse nel gruppo di preghiera e di adorazione delle “Lampade viventi”,  gruppo sorto presso la Cattedrale di San Giusto a Trieste nei primi anni Quaranta. Collaborò con Giorgia Monti, punto di riferimento per le attività della Caritas di Trieste, nello svolgimento di alcune iniziative a favore del Seminario nei primi anni Cinquanta e con puntualità e costanza ha preparato le buste per la vita del Seminario in occasione delle Quattro Tempora, quattro distinti gruppi di giorni del rito romano della Chiesa Cattolica, originariamente legati alla santificazione del tempo nelle quattro stagioni ed attualmente destinati ad invocare ed a ringraziare la provvidenza di Dio Padre per i frutti della terra e per il lavoro dell’uomo nell’ambito del mistero di Cristo. Fu anche per alcuni anni membro della giunta diocesana di Azione Cattolica ed  offrì la sua piena disponibilità, scrivendo anche articoli,  al settimanale cattolico della Diocesi di Trieste “Vita Nuova”, diretto da don Furio Gauss per 14 anni fino al 1978. Dopo la morte di mons. Marcello Labor, Caterina si avvicinò alla grande Famiglia Paolina del beato don Alberione entrando nell’Associazione “Ancilla Domini”. Durante la fase diocesana del processo di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio Marcello Labor, svolse la mansione di notaio attuario, diede la sua preziosa testimonianza e fornì alcuni appunti preparati dal Servo di Dio per le “Lampade viventi”. Fino al momento della morte Caterina collaborò con la segreteria particolare di mons. Vescovo come addetto, compito questo cominciato con mons. Lorenzo Belloni e continuato con mons. Eugenio Ravignani. Fu inoltre membro del Consiglio di amministrazione del Seminario, del gruppo delle delegate per le vocazioni e del Consiglio pastorale della parrocchia di Nostra Signora della Provvidenza e di Sion e responsabile del Comitato Pro Seminario. Sorella morte l’ha colta nel sonno dopo una lunga giornata terrena durata ottant’anni e trascorsa interamente nella dedizione al Signore ed alla Chiesa. “Voglia la Santissima Trinità avvolgere questa sua fedele  ancella con la sua luce intramontabile. Tutta la Chiesa tergestina, unitamente a mons. Vescovo (Eugenio Ravignani) ed ai responsabili e collaboratori del Seminario, della biblioteca e di “Vita Nuova”, si unisce in preghiera … “: così scrive Roberto Gherbaz, canonico onorario del capitolo della Cattedrale di San Giusto ed autore di vari studi di storia della Chiesa e dell’arte sacra. (“Ancilla Domini” nov – dic 2006 n.8, pag 19 e seg). Nell’Associazione “Ancilla Domini” Caterina resta indimenticabile per l’impegno costante nella cura dell’indirizzario dal 1991 fino al 2000, lei che era all’avanguardia anche sul piano tecnico usando il computer.