Giannantonio Maria  

(n. 14 /02/1926 e nata al cielo 17/08/2007)

 

Silenziosa e discreta, Maria ha sempre operato nel nascondimento, attenta all’intervento proficuo, seria e fedele negli impegni, ma schiva e restia a mostrarsi, lontana da ogni esteriorità. E, a conferma di ciò, ecco cosa attesta di lei il parroco don Franco Fedullo, invitato a dare un testimonianza sulla circolare dell’Associazione (cfr. “Ancilla Domini” ott – nov 2007 n. 7, p 26):” Ha avuto mille attenzioni per le persone che incontrava: mai invadente, sempre attenta. Nel suo percorso di vita è stata sempre accompagnata dal Signore: prima la Federazione degli universitari cattolici, poi la collaborazione con la Coldiretti, l’impegno parrocchiale e la consacrazione verginale tra le Ancillae Domini.

Nella comunità parrocchiale di Santa Maria della Porta e San Domenico a Salerno è stata animatrice dell’Azione Cattolica ragazzi e di quel singolare oratorio che chiamiamo “campetto”. Ed è stata infaticabile formatrice dei ministranti conquistandoli al servizio divino con la sua pedagogia e la sua delicata maternità. Nel giorno dell’addio alcuni dei suoi primi ministranti, oggi universitari, interruppero le vacanze per essere presenti in chiesa. E le preghiere più belle furono sicuramente le lacrime di quei giovani: come perle! Nella sua vita professionale fu lavoratrice assidua: impiegata alla Regione Campania, svolse  con attenzione e cura il suo compito. E fu anche dinamica ed attiva: spesso in viaggio sino a tarda età per essere presente ed operosa tra i suoi familiari seminati in varie città d’Italia.

Ha attinto linfa interiore dalla vita spirituale e dagli incontri della comunità parrocchiale e della famiglia paolina. In modo particolare si è giovata della frequentazione di belle figure sacerdotali tra le quali il nostro caro parroco Don Enzo Quaglia e l’indimenticabile don Stefano Lamera che, per lei e per tutti, è stato una finestra sul mistero dalla quale entrava speranza, luce ed aria nuova per santi propositi. Sempre pronta a chinarsi sui bisogni altrui non ha mai perso l’eleganza nel tratto e l’elevatezza del cuore. Anche per lei risuona sulle nostre labbra la preghiera che riserviamo ai più cari: “La gioia per sempre donale, o Signore. Splenda a lei una festa di luce. Sia felice con te”. Maria fedele e sollecita si è mostrata anche accanto a qualche sacerdote della diocesi o solo o in difficoltà, ma sempre con discrezione e nel nascondimento.

Come hanno testimoniato i ragazzi ministranti nella S. Messa del trigesimo, “così la vostra missione, che avete svolto con assoluta umiltà, ci indica forse l’insegnamento più grande: quello di non ricercare la gratificazione per le cose fatte, ma che sia tutto principalmente a lode e gloria di Dio!” (cfr. Ancilla Domini ott – nov 2007 n. 7, p25)”  .