Il 22 giugno, nella chiesa di Santo Spirito in Sassia a Roma, si è tenuto il primo incontro delle realtà della Divina Misericordia in Italia. L’evento ha visto la partecipazione di sacerdoti e responsabili di vari gruppi, culminando con la conferenza del cardinale Angelo Comastri e la nomina di don Pasqualino di Dio come coordinatore nazionale

Nell’ottica della sinodalità e mossi dal desiderio di diversi sacerdoti, religiosi e responsabili di vari gruppi che vivono il carisma della Misericordia in Italia, nel settembre scorso è stato avviato un percorso di conoscenza delle varie realtà con l’intento di camminare insieme. Sabato 22 giugno, presso la chiesa di Santo Spirito in Sassia a Roma, centro di spiritualità della Misericordia, si è tenuto il primo incontro dei presbiteri e dei responsabili delle realtà della Divina Misericordia presenti in Italia. Dopo la conferenza di Angelo Comastri, vicario el Papa per la Città del Vaticano, che ha sottolineato, attraverso la parabola della Misericordia, la tenerezza libera e preveniente del Padre, si è svolto un momento di conoscenza e di confronto dopo il quale è stato eletto il direttivo, indicando don Pasqualino di Dio come coordinatore nazionale e come referenti: Mariano Benzi (per il nord Italia), Suor Timotea L. Kmiotek (per il centro Italia), il diacono Giovanni Prevete (per il sud Italia) e segretaria la dott.ssa Stefania Piccinini. Dopo l’ora della Misericordia, la giornata si è conclusa con la Celebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Graham Bell, Sottosegretario del Dicastero dell’Evangelizzazione.

«Questo servizio – afferma don Pasqualino di Dio – ci permetterà di collaborare tra le varie realtà presenti nel territorio nazionale, ad oggi già sono iscritte circa 60 realtà. Il movimento d’anime chiesto da Gesù misericordioso a Santa Faustina è presente in tutte le Diocesi italiane già dal 1945, attraverso gruppi di preghiera, movimenti, centri di spiritualità e di carità, chiese, santuari, congregazioni religiose e istituti secolari che si ispirano alla spiritualità della Misericordia. Il coordinamento non vuole conformare le varie realtà con un unico statuto, ma vuole essere uno strumento per camminare insieme, ognuno percorrendo le proprie  finalità e scopi di fondazione cercando quello che ci unisce  poiché condiviso dall’unica spiritualità».