«Papa Francesco non sta ribaltando le categorie della fede, ma quelle della pastorale. Il Papa non dice che non è più necessario custodire il deposito della fede, ma sta evidenziando che non basta. Preoccupàti soltanto di difendere il tesoro della Dottrina, oggi abbiamo delle comunità che non hanno presente che cosa sia lo Spirito Santo, che invece agli inizi del cristianesimo era l’evidenza della presenza di Dio in mezzo agli uomini. Perdere lo Spirito Santo significa perdere Cristo. E una Chiesa che ha perso Cristo, pur rimanendo nell’ortodossia, è una Chiesa che ha perso».
C’è il pericolo di uno scisma?
«C’è sempre. “Gesù è venuto qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione, perché siano svelati i segreti di molti cuori”. Ecco, molti cuori hanno questa intenzione, ma non è tacendo i motivi di divisione che si fa un servizio alla Chiesa. Perché questo, nel tempo, diventa un problema immenso.
Abbiate fiducia, non temete! Lasciatevi condurre dal Papa, è per il bene. Non si tratta di perdere la dottrina, ma di riguadagnarla».
mons. Giudo Gallese, vescovo di Alessandria
La voce alessandrina 17 gen 24
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