Nuovi Orizzonti, Chiara Amirante si dimette: «Non sto bene»

Lascia la presidente e fondatrice dell’associazione. «Le mie condizioni di salute non mi permettono di continuare il servizio». Si attende ora la decisione del Dicastero per i laici

L’annuncio è di quelli che creano stupore e incredulità. Ma le motivazioni che lo sostengono pongono fine a qualsiasi dubbio: Chiara Amirante si è dimessa dall’incarico di presidente dell’Associazione privata internazionale di fedeli di Nuovi Orizzonti, che ha fondato nel 1991 – con la sua prima «missione» alla Stazione Termini di Roma per incontrare i tanti giovani in difficoltà che allora popolavano lo scalo ferroviario – per gravi motivi di salute.

Un’opera che oggi ha 231 centri di accoglienza, formazione e orientamento, 6 Cittadelle cielo nel mondo; 1.020 équipe di servizio e ben sei milioni di amici e sostenitori.

La salute di Chiara Amirante è minata già da diversi anni, ma come scrive la stessa presidente, aveva cercato di proseguire la propria attività di guida, «sperando di potercela fare a resistere ancora per un po’». Ma ora il suo copro, e soprattutto i suoi medici hanno imposto uno stop. «In considerazione di questo mio ennesimo “crollo”, sentito il parere espressomi dai medici che mi seguono, ho dovuto prendere atto che la mia situazione di salute non è più compatibile con i sempre più pressanti e numerosi impegni connessi al ruolo di presidente, alla guida di quest’opera così vasta e complessa». Ecco allora che «con grande dolore ho dovuto prendere la decisione di presentare ufficialmente le mie dimissioni a papa Francesco e al Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, rassegnate l’11 febbraio 2024, festa della Madonna di Lourdes».

Per il momento la guida di Nuovi Orizzonti resta affidata alla presidenza eletta lo scorso 6 gennaio, in attesa di una parola definitiva del Dicastero alla luce anche dello statuto dell’Associazione. «Ovviamente io ci sono sempre, ma in modo diverso – conclude Chiara Amirante –. D’altra parte, non dobbiamo preoccuparci di niente, perché quest’Opera è di Dio e sarà Lui a continuare a guidarla nelle acque così tempestose di questo tempo. Conto sulle vostre preghiere in questo momento per me particolarmente difficile, voi contate sulle mie».