«Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!» gridava il cieco sulla strada per Gerico sentendo che stava passando di lì Gesù di Nazareth, raccontano i Vangeli sinottici. E rimproverato dei presenti per l’invadenza, invitato a tacere, a lasciar perdere in fondo il suo proposito di essere guarito, giudicato forse patetico, il cieco si mise a gridare ancora più forte fino a ottenere l’attenzione di Gesù e il suo gesto guaritore, accompagnato dalla sentenza: «La tua fede ti ha salvato».
Qualcosa del genere è accaduto anche anche a John, detto Jack, Traynor quando nel 1923 scoprì che dalla sua città, Liverpool, sarebbe partito a luglio un pellegrinaggio diretto a Lourdes. Costo tredici sterline, una per la prenotazione. Traynor voleva andare, ma molti attorno a lui, compreso il sacerdote che guidava il pellegrinaggio, cercavano di dissuaderlo. Temevano che quel viaggio sarebbe stato troppo pesante viste le sue condizioni di salute. E forse, chissà, giudicavano anche la sua implicita speranza di una guarigione un wishful thinking.
«Il dottor Moriarty ha continuato le sue ricerche nei nostri archivi arcivescovili e altrove – ha spiegato sempre l’arcivescovo inglese – raccogliendo un ampio dossier», dossier inviato poi a Liverpool la scorsa estate da monsignorJean-Marc Micas, vescovo di Tarbes e Lourdes. «Era chiaro che c’erano prove sufficienti per riconsiderare la possibilità che la guarigione di John Traynor potesse essere dichiarata miracolosa. Di conseguenza, ho convocato una commissione canonica diocesana per esaminare il caso. Questa commissione si è riunita a Liverpool il 29 novembre, presenti come testimoni il dottor Moriarty e il dottor De Franciscis. Considerato il peso delle prove, la testimonianza di fede di John Traynor e la sua devozione alla Madonna, è con grande gioia che dichiaro che la sua guarigione da molteplici e gravi condizioni mediche, deve essere riconosciuta come un miracolo operato dalla potenza di Dio per intercessione di Nostra Signora di Lourdes».