Nata in un villaggio polacco, la mistica fu molto apprezzata da Giovanni Paolo II. Tanto che fu canonizzata nel 2000. Dalla sua dedizione alla misericordia sono nate comunità, istituzioni, gruppi.

Santa Faustina Kowalska, la sura che ha ispirtao Giovanni Paolo II nell’istituire la domenica della misericordia, è nata in un villaggio polacco. Battezzata col nome di Elena è la terza dei 10 figli di Marianna e Stanislao Kowalski. I suoi genitori erano contadini poveri, nella Polonia divisa tra gli imperi russo, tedesco e austriaco. Lei fa tre anni di scuola, poi va a servizio. Pensava di farsi suora già da piccola, ma realizza il progetto solo nell’agosto 1925: a Varsavia – ora capitale della Polonia indipendente – entra nella comunità della Vergine della Misericordia, prendendo i nomi di Maria Faustina. E fa la cuoca, la giardiniera, la portinaia, passando poi per varie case della Congregazione (tra cui, quelle di Varsavia, Vilnius e Cracovia).

Ma al tempo stesso è destinataria di visioni e rivelazioni che i suoi confessori le suggeriscono di annotare in un diario (poi tradotto e pubblicato in molte lingue). E tuttavia non crede che questi fatti straordinari siano un marchio di santità. Lei scrive che alla perfezione si arriva attraverso l’unione intima dell’anima con Dio, non per mezzo di “grazie, rivelazioni, estasi”.
Queste sono piuttosto veicoli dell’invito divino a lei, perché richiami l’attenzione su ciò che è stato già detto, ossia sui testi della Scrittura che parlano della misericordia divina e poi perché stimoli fra i credenti la fiducia nel Signore (espressa con la formula: Gesù, confido in te) e la volontà di farsi personalmente misericordiosi.
Muore a 33 anni in Cracovia. Beatificata nel 1993, è proclamata santa nel 2000 da Giovanni Paolo II. Le reliquie si trovano a Cracovia-Lagiewniki, nel santuario della Divina Misericordia. Nel 2002 Giovanni Paolo II, seguendo le sue rivelazioni che dicono che è Gesù stesso che vuole che si parli di misericordia, istituisce, la domenica dopo quella di Pasqua, la domenica della misericordia. E, all’insegna della Misericordia, seguendo la suora polacca, è nato un gran numero di comunità, istituzioni, gruppi, in ogni tempo.  Faustina Kowalska, sotto questa insegna, fa nascere un grandioso movimento spirituale proprio tra i due momenti meno misericordiosi della storia: le guerre mondiali.

Diario di santa Maria Faustina Kowalska, La misericordia divina nella mia anima

 

O Maria, Vergine Immacolata,
Puro cristallo per il mio cuore,
Tu sei la mia forza, o àncora potente,
Tu sei lo scudo e la difesa dei deboli cuori.

O Maria, tu sei pura ed impareggiabile,
Vergine e Madre insieme.
Tu sei bella come il sole, senza alcuna macchia,
Nulla è paragonabile all’immagine della Tua anima.

La Tua bellezza ha affascinato il Tre volte Santo,
Sceso dal cielo, abbandonando il trono della Sua sede eterna,
E prese corpo e sangue dal Tuo cuore,
Nascondendosi per nove mesi nel cuore della Vergine.

O Madre, o Vergine, nessuno riesce a comprendere
Che l’immenso Iddio diventa uomo,
Solo per amore e per la Sua insondabile Misericordia.
Per merito Tuo, o Madre, vivremo con Lui in eterno.

O Maria, o Vergine Madre e Porta del cielo,
Attraverso te ci è venuta la salvezza,
Ogni grazia sgorga per noi dalle Tue mani
E solo la Tua fedele imitazione mi farà santa.

O Maria, o Vergine, o Giglio più bello,
il Tuo Cuore è stato il primo tabernacolo per Gesù sulla terra,
Perché la Tua umiltà è stata la più profonda
E per questo sei stata innalzata sopra i cori degli angeli e sui santi.

O Maria, dolce Madre mia,
Affido a Te l’anima, il corpo ed il mio povero cuore.
Sii la Guardiana della mia vita
E soprattutto nell’ora della morte, nell’ultima battaglia.