La corrispondenza segreta tra i due sacerdoti: il sacerdote poeta invitava a non scoraggiarsi al vescovo di Molfetta, censurato per le sue posizioni dure contro la Guerra del Golfo

La corrispondenza segreta tra Padre David Turoldo e Don Tonino Bello. Il vescovo di Molfetta apriva il suo cuore con l’amico sacerdote-poeta per confessare le sue difficoltà ad essere presente a Tricase, dove Turoldo era in visita.

Don Tonino, infatti, era stato richiamato dai suoi Superiori per i suoi duri sermoni contro i fautori della Guerra del Golfo.

Da Molfetta, Don Tonino scriveva a Padre David: “La gioia di saperti onorato dalla mia Tricase pareggia e sopravanza l’amarezza di non poter essere presente alla festa che gli amici ti faranno. Trasformerò in preghiera il mio disappunto, così come tu trasformi in poesia l’affanno delle cose e l’asprezza del quotidiano”.

Quando era giovane, grazie alla poesia di Padre David, Don Tonino ha compreso che “si può amare Dio con cuore di carne: non con vaporosi sospiri di angeli, ma con accenti intrisi di terra, infocati di passione, vibranti di gaudio, di dolore, di morte” .

“Ma grazie, soprattutto – proseguiva il vescovo di Molfetta – perché, ora che imperversa nella mia vita lo spasimo della maturità, la tua poesia mi fa capire che si può amare la carne con cuore di Dio: la carne della storia, anzi della cronaca bianca e nera, la carne dei poveri e dei crocifissi”.

Infine, un abbraccio di Don Tonino,

“col sentimento del debitore che sa di doverti tanto, ma che non può restituirti nulla, se non un’amicizia senza limiti”.

Padre David gli rispondeva poco dopo:

“Mi dicono che sei stato richiamato per le tue scelte, per i tuoi interventi: che non è bene parlare troppo contro le armi; che non è bene intervenire contro la tragicommedia del Golfo, eccetera”. “Intervieni sempre di più! ” Non solo ti sono vicino, ma oso perfino darti un consiglio: a maggior ragione intervieni, intervieni sempre di più; e insieme di’ che sei stato richiamato, dillo pubblicamente; perché di questo hanno paura. Sono anche vili, come sappiamo».

Padre David esortava Don Tonino a non restare in silenzio: «Se non intervieni, e non dici pubblicamente come stanno le cose, ti andrà sempre peggio. E loro diventeranno sempre più arroganti. Appunto perché sono vili: cioè, forti coi deboli e deboli coi forti».

“Non scoraggiarti! ”

Infine un’altra sollecitazione accorata: «Per amore dei poveri e della verità; e cioè per amore della Chiesa e della pace, non scoraggiarti, caro fratello vescovo! Tanto più che di vescovi – in cui confidare – ce ne sono così pochi.”

David Turoldo & don Tonino Bello